Un'oasi di verde ai confini di Vieste: La Foresta Umbra

Tra le rocce solitarie dell'entroterra garganico, i boschi, perpetuatisi immutati nei secoli, hanno un tale rigoglio di vegetazione da non trovare facile confronto: sono alberi enormi che lanciano ad altezze impressionanti il folto groviglio dei rami dal quale la luce del giorno filtra a fatica e si affiochisce in una tenuità di crepuscolo quando il sole non riesce a farsi strada tra le foglie. In basso, alcune volte, a causa dell'ombra perenne, la vegetazione è stentata e allora la foresta acquista l'aspetto di una immensa cripta sostenuta da gigantesche colonne; altre volte, invece, è tanto spessa ed intricata da formare un inviluppo finissimo di sterpi, felci, arbusti, cosicché l'intero bosco, dalle cime aeree sino ai tronchi, diventa un'unica muraglia verde, dove a stento qualche sentiero riesce ad aprirsi un varco. La zona di Vieste, a sud verso “testa del Gargano” ed a nord verso Peschici, è una delle più interessanti sotto l'aspetto naturalistico sia per la vegetazione boschiva che per quella di colline ed acquitrini. Grande circa 11.000 ettari la Foresta Umbra comprende i boschi Sfilze e Ginestra, dove, fra pini di Aleppo e faggi secolari, vegetano anche farnie, carpini bianchi e neri, carpinelle, allori, olmi montani e campestri, tigli, querce, castagni e quei tassi antichissimi che, probabilmente, sono tra i più vecchi alberi esistenti in Italia. Si calcola che abbiano circa duemila anni di vita ed il tronco di alcuni esemplari supera i due metri di diametro.

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